Silvio Canevari

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Silvio Canevari (Viterbo 1893 - Roma 1932) è stato uno scultore italiano del XIX secolo. Trasferitosi a Roma dalla città natale, vi frequenta l'Accademia di Belle Arti. Nel 1919 si aggiudica il Pensionato Artistico Nazionale per la scultura, ma la guerra interrompe per breve tempo la sua attività di scultore dotato di grandi qualità, il quale si ispira, senza mai cadere nclla facile imitazione, a Donatello, al Verrocchio, al Giambologna. Nel 1923 partecipa alla XCI Esposizione degli Amatori e Cultori e alla Seconda Biennale Romana, dove espone nella sala con Ercole Drei, Eleuterio Riccardi e Gaetano Martinez. Le sue opere si indirizzano verso soluzioni classiche, moumentali, e manifestano le sue doti di vigoroso modellatore. Entra poi a far parte del gruppo degli artisti romani, capeggiati da Duilio Cambellotti, e con loro presenta alcune opere alla Seconda Biennale Internazionale delle Arti Decorative di Monza (1925). Canevari è ancora presente alla Esposizione degli Amatori e Cultori di Roma del 1928 e alla Mostra che celebra il Centenario di questa stessa società nel 1930. Nel frattempo ľ'artista ha ormai completato la serie di statue da collocare nello stadio del Foro Italico a Roma: il lottatore, Ercole, Mercurio, il discobolo, l'arciere, il rematore. L'ultima statua è il David, esposta dapprima alla Quadriennale di Roma del 1931. L'artista si spegne di lì a poco, a soli tren- totto anni; il Sindacato Belle Arti del Lazio gli dedica un'ampia retrospettiva nel 1932. Sue opere sono state recentemente riproposte in occasione della mostra "Roma Anni Venti", tenutasi nella capitale, presso Palazzo Rondanini alla Rotonda.

FONTE: La scultura italiana del primo novecento

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